Tipografia milanese TIEMME


Attesa

Tornerà
il battito del mio cuore
a scandire
il passare del tempo
e il mio respiro
come vento che danza intorno.
E la luce si poserà
in modo nuovo sulle cose
a svelare un sorriso
un battito di ciglia
un guizzo d’allegria
lampi improvvisi
di bellezza ritrovata.

M. Lumenti


“L’Invenzione della Stampa: dal torchio di Gutenberg a Manuzio”

L’invenzione della stampa a caratteri mobili da parte di Aldo Manuzio, noto anche come Aldus Manutius, nel XV secolo rappresenta uno dei più significativi progressi nella storia della stampa e della diffusione del sapere. Manuzio, un umanista e tipografo veneziano, rivoluzionò il mondo editoriale con la sua innovativa tecnica di stampa.
Nel 1495, Manuzio fondò la sua celebre tipografia a Venezia, dove introdusse un nuovo metodo di stampa basato sull’uso di caratteri mobili in piombo. Questo sistema consentiva di comporre rapidamente testi utilizzando singoli caratteri che potevano essere riutilizzati per stampare altre opere, rendendo il processo di produzione di libri più efficiente ed economico.
La stampa a caratteri mobili di Manuzio ebbe un impatto profondo sulla diffusione della conoscenza in Europa. Prima della sua invenzione, i libri erano scritti a mano da copisti, un processo lungo e costoso che limitava la disponibilità di testi e rendeva il sapere accessibile solo a una piccola élite. Con l’avvento della stampa a caratteri mobili, la produzione di libri divenne più rapida e economica, consentendo la diffusione di idee e informazioni a un pubblico più ampio.
Aldo Manuzio non solo innovò nella tecnica di stampa, ma contribuì anche alla standardizzazione dell’ortografia e della grammatica italiana. Le sue edizioni dei classici greci e latini erano rinomate per la loro accuratezza e leggibilità, stabilendo nuovi standard di qualità nell’editoria.
La sua tipografia divenne un centro di cultura e apprendimento, attrattiva per scrittori, studiosi e artisti provenienti da tutta Europa. Manuzio si distinse anche per la produzione di piccoli libri portatili, noti come “libri tascabili” o “libri in ottavo”, che resero la lettura più accessibile e conveniente per un pubblico più ampio.